mercoledì 18 marzo 2015

Pino Pignatelli. Un'intervista “misteriosa” sul mondo delle bocce

Un libro, un manuale, un tascabile o forse tutti e 3 messi assieme. L'Allena-mente di Pino Pignatelli è qualcosa di più di un semplice manuale di “allenamento mentale”: è allo stesso tempo un trattato di etica e tecnica organizzativa, una guida alle buone prassi e al pensare positivo con un approccio pratico alla competizione, una rassegna di consigli utili applicabili all'istante, un mini-romanzo di formazione raccontato con semplicità e fluidità.

Un “manuale” da leggere, consigliare, regalare ad ogni bocciofilo professionista o amatoriale

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Chi è Pino Pignatelli?

Soprattutto un insegnante ma anche un romanziere, a breve sarà pronto il suo nuovo romanzo, e misteriologo.
Una laurea in psicologia, trasformata poi in pedagogia e l'iscrizione all'ISEF, scienze motorie, gli hanno permesso di educare allo sport molti giovani e ancora oggi pratica la formazione sportiva e mentale di ragazzi e adulti in diversi sport compreso il gioco delle bocce.

Da dove nasce la passione per le bocce?
Una passione che nasce da piccolo guardando i “grandi” che affollavano gli unici due campi da gioco del suo paese. Poi, quando scendeva la sera e la luce non permetteva più di giocare, per lo meno ai grandi, Pino e i suoi suoi amici scendevano in campo, si impossessavano delle bocce e iniziavano ad imitare i gesti dei loro beniamini.
La prima soddisfazione sportiva nel gioco delle bocce fu già a 15 anni quando in coppia con un amico vinsero la loro prima gara. Da li ad oggi, seppur con qualche pausa imposta dalla vita, Pino è attualmente giocatore di A togliendosi, di tanto in tanto, qualche soddisfazione sul campo.

Pare abbia ripreso recentemente a giocare con la scusa di far conoscere il proprio libro....ma sarà poi così?

“La mente preferisce il verbo posso
rispetto al verbo devo”  

Da dove nasce “l'Allena-mente”?
L'Allena-mente
è uno di quei manuali, come spesso accade nella vita, che nasce un po' per scherzo e un po' per gioco. Fu Nicola Campli, giocatore di bocce di categoria C (ora promosso in categoria B forse anche grazie al libro), che un giorno disse a Pino - “ma perchè invece di scrivere romanzi non scrivi un libro che mi aiuti a vincere qualche partita in più di bocce?” - e lui l'ha preso in parola influenzato anche dal parere positivo espresso da Leonardo Iaconelli, presente a quella conversazione, che avrebbe promesso di essere il primo ad acquistare il libro. Iaconelli, caro amico di Pignatelli, mantenne la sua promessa pochi mesi dopo acquistando la prima copia di L'Allena-mente e vincendo numerose gare, tra cui i Campionati Italiani di seria A nella specialità terna."

Praticamente questo manuale nasce per far vincere quelli “meno bravi” anche se quelli più forti l'hanno letto almeno una volta.

“questo libro, come portafortuna,
basterà tenerlo in borsa”  

Pino possiede una mentalità vincente fin dalla nascita?
“Certo, come tutti”. Da ragazzo non avevo paura di niente, non pensavo mai di poter perdere una gara, entravo in campo con la mentalità di chi vuole vincere a tutti i costi. Ora, che sono più grandicello, le cose sono cambiate, man mano che si cresce si diventa più riflessivi ed è bene essere allenati mentalmente (training autogeno, esercitazioni) per giocarsi al meglio ogni possibilità.

Sono certo che coltivando bene la propria mente si riesce ancora ad ottenere buoni risultati.




Ma Pino Pignatelli è un Mental Coach?
“Ovviamente lo sono” - In questo momento Pignatelli è mental coach di alcuni ragazzi che giocano a tennis e a basket ma segue anche il nipote nella pallavolo.

Una bella esperienza l'ha avuta proprio nel gioco delle bocce avendo avuto l'occasione di seguire, seppur solo per corrispondenza e tramite telefono, un fortissimo giocatore che forse anche grazie ai suoi preziosi consigli ha migliorato i suoi risultati sportivi e, soprattutto, la sua mentalità.

“allenare la mente costa poco
bastano 15 minuti al giorni per farlo”

Ma è vero che il giocatore di bocce pensa troppo?
“Si, e quasi sempre in negativo”. Sembra che invece di convincersi che andrà tutto bene, che riuscirà a prendere il punto, che la bocciata andrà a segno, che la sua boccia rimarrà in campo, abbia pensieri negativi che spesso influiscono sulla prestazione.

Il pensiero è energia. Pensiero positivo giocata positiva, pensiero negativo giocata negativa. Ogni ragionamento che facciamo con noi stessi è un ordine alla nostra mente. Se sappiamo gestire la nostra mente miglioriamo il nostro approccio alla gara ed i nostri risultati.
Il pensiero positivo è un concetto da applicare non solo nello sport ma anche nella vita di tutti i giorni

“E' vero che il braccio tira la boccia
ma è la mente che lo guida”  

La mente è un acceleratore di risultati, tanto vale pensare subito positivo, giusto? 
“Certo che si. Se vedo un pezzetto di boccia devo focalizzarmi solo su quello e lo devo prendere. Il NO e il NON per la mente non esistono”. 

Una curiosità, lei dice di essere un misteriologo per passione, mi spieghi meglio
“Mi piace indagare su cose diverse dal solito, sul mistero”. Una passione che coltiva da anni e che cattura la sua attenzione su quei fatti insoliti, non ordinari e che spesso fanno pensare a qualcosa di straordinario e fuori dal normale. Pino cerca di inseguirli, capirli, dargli un senso ma non sempre ci riesce. Questa passione, sicuramente particolare, l'ha portato anche ad avere l'attenzione dei media e a finire in televisione.



Libri di Pino Pignatelli

Senso di Colpa


I Papiri di Cydonia

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